Al Liceo Classico G.M. Dettori si è svolto il concorso sull’educazione civica indetto dal LC Cagliari Host.

Sotto l’egida del LC Cagliari Host si è svolto nel mese di marzo 2024 il concorso -nell’ambito del service “Cittadinanza attiva” “Educazione civica. Dalla cultura dei diritti a quella dei doveri” - che quest’anno è stato incentrato sul diritto di libertà di manifestazione del pensiero sancito dall’art. 21 della Costituzione.

Il format ha ricalcato quello del 2023, per modo che è stato riservato alle ultime due classi di scuola superiore e ha compreso una prolusione sull’argomento affidata a un docente universitario e a un avvocato libero professionista e un elaborato scritto sulla traccia scelta dall’apposito Comitato del Club.

Teatro del concorso è stato il Liceo classico di Cagliari “G.M. Dettori” e la traccia per l’elaborato è stata “Il diritto di libertà di manifestazione del pensiero nell’era dei social networks: limiti e confini”.

La correzione degli elaborati è stata effettuata dalla commissione composta dall’Avv. Brunello Acquas, promotore del concorso, dall’Avv. Corrado Maxia, entrambi soci del LC Cagliari Host, e dalla prof. Laura Fois che ha, altresì, assunto su di sé ogni onere organizzativo.

La premiazione degli elaborati migliori si è svolta, sotto l’arcigno sguardo di Dante Alighieri, il 4.4.2024 nell’aula magna del Liceo, alla presenza del dirigente scolastico, del Presidente del Club e dei soci Campisi, Asunis, Falconi, Alberti.

Ai primi tre classificati -nell’ordine Giovanni Paolo Casu, Ludovica Fadda e Beatrice Carta- è stato consegnato il premio in danaro rispettivamente di euro 500, 300 e 200 messo a disposizione dal Club. Ai successivi tre classificati, Sofia Placido, Letizia Pisano e Valentina Ghiani, oltre alla menzione di merito per il lavoro svolto è stata consegnata una bella edizione di un libro di fotografie storiche della Sardegna degli anni che furono messa a disposizione dal Comitato.

In conclusione, il vincitore del concorso Giovanni Paolo Casu ha illustrato agli astanti a viva voce e in modo rimarchevolmente egregio il proprio elaborato.